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Detrazioni fiscali antifurto
Detrazione impianto di allarme, istruzioni per agevolazione fiscale, nell’ambito delle misure per le agevolazioni alle ristrutturazioni edilizie, rientrano anche le detrazioni fiscali per coloro che acquistano impianti di antifurto e allarmi per la propria abitazione o ufficio e negozio. Le novità introdotte con il decreto legge numero 83 del 22/6/2012 permettono ora una detrazione del 50%, più ampia rispetto al 36% del 2011,2012,2013,2014.
C’è tempo fino al 30 giugno 2016 per godere di questa agevolazione fiscale che però non terminerà dopo tale data ma tornerà al 36%.


Qui potete scaricare la guida detrazione impianto di allarme.
AGGIORNAMENTO : il decreto Letta numero 83 pubblicato in G.U.del 6 giugno 2013 ha prorogato le agevolazioni fino al 31 dicembre 2013.
NUOVO AGGIORNAMENTO: la legge di stabilità (numero 147 del 27 dicembre 2013) ha prorogato le agevolazioni per tutto il 2014.
NUOVO AGGIORNAMENTO LE DETRAZIONI FISCALI E LA DETRAZIONE PER IMPIANTO DI ALLARME PER CASA SONO STATE PROPOROGATE ANCHE PER TUTTO IL 2015
Sono quindi detraibili tutte le spese sostenute , comprese quelle relative alle installazioni, perizie, sopralluoghi, progettazione, oneri di urbanizzazione fino ad un massimo di 96mila euro compresa la detrazione fiscale per impianto di allarme.
Quindi via libera all’ acquisto di sistemi di sicurezza, allarme, impianti di video sorveglianza, ma anche a porte blindate, cassaforti a muro, sensori, rilevatori di apertura posti sui serramenti, tapparelle blindate, grate e cancelletti per finestre, sono esclusi i contratti stipulati con aziende di sorveglianza, tipo Metronotte.

Quanto si può detrarre:
il 50% della spesa sostenuta.Esempio: acquisto di un sistema di allarme costato in totale 15mila euro. Possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi ai fini Irpef 10 rate di uguale importo per 10 anni (con il vecchio provvedimento chi aveva 75 anni poteva spalmarle in 5 anni e chi più di 80 in 3 anni). Quindi 1500 euro ogni anno di detrazioni.
Iva al 10%:
Gli impianti di allarme godono dell’Iva agevolata al 10% ma solo su una parte delle spese sostenute relative alla differenza tra costo totale e spese per il bene significativo. Esempio: costo totale dell’ allarme: 8mila euro. Costo dei beni significativi (sensori, centralina, videocamere ecc) 5mila euro. Possiamo godere dell’Iva agevolata solo sulla differenza tra spese totali e costi beni significativi (8000-5000=3000), quindi iva al 10% solo su 3mila euro.

Chi può usufruire delle detrazioni per impianto allarme:
il proprietario, ma anche il locatore o il nudo proprietario o il familiare del detentore dell’ immobile. Soci di coop, cooperative, società semplici, imprenditori individuali per gli immobili non rientranti fra beni strumentali o merce.

Cosa fare per godere delle detrazioni fiscali impianti di allarme:
innanzitutto il pagamento alla ditta che esegue l’installazione va effettuato via bonifico in cui è rintracciabile codice fiscale di chi beneficia delle agevolazioni, c.f.o partita Iva di chi riceve il pagamento.
Nella dichiarazione dei redditi vanno indicati i dati catastali identificativi dell’immobile ove viene installato il sistema di sicurezza e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Bisogna poi essere in possesso per poterli eventualmente esibire:
-domanda di accatastamento in caso l’immobile non fosse censito;
-ricevuta pagamento Imu;


   
   

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